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Oct 09, 2023

Trump non può perdonarsi, secondo il sito web del Dipartimento di Giustizia

Il presidente Donald Trump lunedì ha twittato di avere il “diritto assoluto” di concedere la grazia, ma il sito web del Dipartimento di Giustizia dice il contrario.

Trump ha twittato: "Come è stato affermato da numerosi studiosi di diritto, ho il diritto assoluto di PERDONARE me stesso, ma perché dovrei farlo se non ho fatto nulla di male? Nel frattempo, la caccia alle streghe senza fine, guidata da 13 persone molto arrabbiate e Conflied Democrats (e altri) continua fino alle elezioni di medio termine!"

Sembra che il presidente stesse suggerendo che avrebbe potuto adottare misure per proteggersi dalle indagini del procuratore speciale Robert Mueller sull’interferenza elettorale russa e sul possibile ruolo della campagna di Trump in essa.

Ma il sito web del Dipartimento di Giustizia afferma chiaramente: "Secondo la regola fondamentale secondo cui nessuno può essere giudice nel proprio caso, il Presidente non può perdonare se stesso".

Questa decisione si basa su una decisione presa il 5 agosto 1974, poco prima che il presidente Richard Nixon si dimettesse in seguito allo scandalo Watergate.

La decisione afferma inoltre che se il presidente "dichiarasse di essere temporaneamente incapace di svolgere i compiti della carica" ​​ai sensi del 25° emendamento, tecnicamente il vicepresidente potrebbe graziarlo dopo essere diventato presidente ad interim.

"In seguito il Presidente potrà dimettersi oppure riprendere le sue funzioni", si legge nella decisione.

Inoltre, la decisione rileva che "si potrebbe sostenere" che il Congresso potrebbe concedere la grazia al presidente, anche se la Costituzione afferma che il potere spetta esclusivamente al presidente, perché così facendo "non interferirebbe con il potere di grazia del presidente perché quel potere non non estendersi al Presidente stesso."

In altre parole, dal momento che il presidente non può perdonare se stesso, non sarebbe necessariamente incostituzionale per il Congresso farlo perché non minerebbe la sua autorità a questo riguardo, ma questo è un territorio legale confuso.

L'autorità del presidente di perdonare le persone è delineata nell'Articolo II, Sezione 2 della Costituzione. Sin dai tempi di George Washington, i presidenti hanno utilizzato il potere di grazia come mezzo per perdonare alcune persone che sono state condannate o accusate di vari crimini.

Trump ha già concesso una serie di grazie nei suoi primi 500 giorni da presidente, anche a persone controverse come l'ex sceriffo dell'Arizona Joe Arpaio e più recentemente l'autore e regista conservatore Dinesh D'Souza.

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